La cremazione: come avviene e altre domande frequenti sulla dispersione delle ceneri

Nel 2023, la percentuale di cremazioni in Italia ha raggiunto quasi il 40% del totale delle sepolture, con una sensibile crescita anche nelle regioni in cui la procedura è ancora osteggiata da molti, a causa di pregiudizi superati, almeno in parte, dalla Chiesa.

Oggi, infatti, la posizione cattolica sul tema si è piuttosto ammorbidita poiché, comunque, questa pratica non tocca l’anima e non impedisce a Dio di resuscitare il corpo, mentre permane il divieto di cremazione nel caso di rito funebre musulmano.

Come funziona la cremazione e quali sono le autorizzazioni da richiedere?

Al momento della cremazione, il feretro viene posizionato all’interno di appositi forni crematori autorizzati, in grado di raggiungere temperature fino a 1.000 gradi. Dopo circa 2 ore, il corpo è ridotto in cenere, che viene fatta raffreddare prima di essere inserita e sigillata all’interno dell’urna cineraria da affidare alla custodia dei parenti del defunto.

La bara impiegata per la cremazione non deve contenere parti in metallo o rivestimento in zinco, ed è consigliato optare per legni naturali e non trattati con vernici o materiali chimici, che rischierebbero di sprigionare fumi tossici all’interno del forno crematorio.

La persona che, al momento della propria morte, desideri essere cremata dovrà indicare espressamente le proprie volontà tramite testamento o iscrivendosi a un’associazione riconosciuta, che ha tra i propri fini la cremazione e che attesterà le volontà dei soci (So.Crem).
E se il defunto non ha lasciato disposizioni in merito? Il coniuge o la maggioranza degli eredi legittimi possono comunque autorizzare la procedura di cremazione attraverso una dichiarazione sostitutiva presso l’ufficio di Stato Civile del Comune di decesso o di residenza.

Come funzionano affido e dispersione delle ceneri?

Al termine della procedura di cremazione, le ceneri raccolte all’interno dell’urna cineraria verranno affidate a parenti – ma anche ad altre persone designate dal defunto oppure dal coniuge (o dalla maggioranza assoluta in caso di più parenti di pari grado) – e potranno essere conservate in un luogo protetto, tumulate all’interno del loculo cimiteriale oppure disperse in natura.

Come da disposizioni di legge, la dispersione delle ceneri non è più reato ed è consentita in apposite zone all’interno dei cimiteri (solitamente conosciute come “Giardino del Ricordo”), ma anche in luoghi naturali o in aree private come giardini o campi, mentre resta vietata all’interno dei centri abitati.

In montagna, le ceneri potranno essere disperse ad almeno 200 metri dai centri abitati, mentre, se il defunto ha espresso il desiderio di disperdere le ceneri in mare o in un lago, la distanza sale a 300 metri dalla costa, dalla riva o dal porto di approdo più vicino. Naturalmente, la dispersione non è consentita nelle zone balneabili o in tratti in cui siano presenti natanti e manufatti.

A Roma, Onoranze Funebri Madre Teresa provvede a ogni passo dell’iter di cremazione (con fornitura di urne cinerarie) e segue con il rispetto dovuto le famiglie del defunto anche dal punto di vista delle procedure burocratiche. Per informazioni, contattateci ai numeri 06 65004488389 670517739 329 7530864 (tutti operativi h 24).